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Il Territorio

Terrasini è un comune italiano di 12.414 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia.

Situato a 30 km da Palermo in direzione Trapani, accanto all’aeroporto Falcone-Borsellino, si affaccia sul Golfo di Castellammare.

Le principali attività lavorative sono il turismo e la pesca.

La costa di Terrasini, che si estende dalla spiaggia della Ciucca fino a quella di San Cataldo, è di tipo misto, alternando calette pietrose a alti e scoscesi dirupi sul mare.

Nei pressi di Terrasini è situata la Riserva naturale orientata Capo Rama, istituita dalla Regione Siciliana nel giugno 2000 e affidata in gestione al WWF Italia. L’area del promontorio era stata già individuata nel 1968, dal Comune di Terrasini, come «biotopo di inestimabile valore». Il promontorio di Capo Rama è stato inserito nell’esclusivo elenco dei geositi italiani, località di rilevante interesse geologico di alto valore naturalistico. Dal punto di vista faunistico, l’area di Capo Rama ospita la fauna tipica delle coste rocciose.

La Riserva si trova lungo le rotte migratorie e durante i periodici spostamenti alcune specie sostano indisturbate sulla scogliera: in primavera prima di raggiungere le aree di nidificazione e in autunno quando tornano nelle zone di svernamento. Si possono avvistare molte specie di rettili, la presenza di gabbiani reali (Larus michahellis), rondoni maggiori (Apus apus), cappellacce (Galerida cristata) e anche di gheppi (Falco tinnunculus).

Le grotte ospitano alcune colonie di pipistrelli, ma sono presenti anche volpi (Vulpes vulpes) e conigli (Oryctolagus cuniculus).

Per quanto riguarda la flora vi è una vegetazione arbustiva e discontinua, con un’area di scogliera e un’area di pianoro in cui prosperano le palme nane, elemento distintivo della riserva e dell’areale botanico siciliano.

Il nome Terrasini deriva dal vicino promontorio di Capo Rama, che con l’opposto Capo San Vito forma l’ampio golfo di Castellammare, l’antico “Sinus Aegestanus”: proprio dal vicino golfo il territorio cominciò a chiamarsi “Terra Sinus” (terra del golfo), poi trasformato in “Terrasini”.

Una catena di basse montagne circonda l’abitato di Terrasini, che si adagia in una conca pittoresca digradante verso il mare. Il popoloso borgo, di probabile origine tardomedievale, fu dominio feudale dei principi di Carini di casa La Grua Talamanca, i quali agli inizi del XVIII secolo avevano acquistato questo territorio dal barone Donato di Gazzara.

La storia municipale di Terrasini prende le mosse nel 1836 con l’unificazione dei due villaggi limitrofi di Terrasini e Favarotta, nel tratto iniziale del golfo, dominato dalla Torre di Capo Rama. Oggi il promontorio di Capo Rama è stato dichiarato riserva naturale per la ricchezza e varietà della flora e fauna aviaria.

Il nucleo più antico della cittadina, a trama regolare, è disposto in lunghi isolati di case basse e bianche, allineate lungo strade linde e dritte convergenti verso il mare, in questo contesto risalta la monumentale chiesa madre e i due palazzi settecenteschi appartenenti ai principi di Carini, signori feudali di Terrasini fino al XIX secolo: il palazzo La Grua Talamanca, ristrutturato in tempi recenti, ospita oggi il Municipio di Terrasini, mentre il palazzo Cataldi conserva le originarie caratteristiche di un palazzo nobiliare del Settecento.

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